
Marsiglia è sempre stata una città importante anche per la sua tradizione criminale, la sua posizione geografica e il suo porto nel centro del Mediterraneo, l’hanno resa un luogo strategico per il narcotraffico internazionale. Non è un caso che fino alla metà degli anni 80 i marsigliesi hanno raffinato l’eroina proveniente dall’Asia e dal Sudamerica per poi smerciarla in Europa e anche negli Stati Uniti in quell’enorme traffico che negli anni 40 fu chiamato French Connection e gli stessi marsigliesi hanno per anni insegnato a lavorare la morfina base ai mafiosi siciliani di Cosa Nostra. E’ proprio da Marsiglia che giunsero in Italia, nei primi anni 60, anche alcuni criminali che si comportavano come gangster americani che presto si inserirono nel sottobosco criminale del nostro paese a suon di rapine e di sequestri, prima a Milano poi a Roma, i loro nomi Albert Bergamelli, Jacques Berenguer, Maffeo “Lino” Bellicini furono per anni, tra quelli più ricercati e più imprendibili d’Italia.
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