
Le persone affette da questo disturbo, potenzialmente, possono compiere azioni anche più complesse, come avere rapporti sessuali, la cosiddetta sexsonnia, o, addirittura, manifestare una spiccata vena artistica. È questo il caso di Lee Hadwin, un celebre artista gallese che è in grado di realizzare le sue opere solo da sonnambulo.
«Mi sono svegliato un mattino e avevo disegnato tre piccole immagini di Marilyn Monroe, il che ha ovviamente sbalordito i miei genitori. E la ragione è che nello stato di veglia, di coscienza della mente, non ho alcun talento artistico».
Il rovescio della medaglia è che un disturbo del genere può essere pericoloso sia per il soggetto sia per chi gli sta intorno, perché la totale libertà di movimento di una persona non cosciente può implicare anche l’omicidio. I casi documentati di killer sonnambuli sono circa settanta e il loro esordio nelle aule dei tribunali risale al 1846, quando l’avvocato Rufus Choate difese il suo cliente e stabilì il primo, storico, precedente in materia.
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